Prendo spunto da una discussione, nata su Facebook, sul tema "Carne e Proteine Animali". Sappiamo, ormai da tempo, che un abuso di proteine animali provoca effetti negativi sulla salute. Non starò a citare nel dettaglio le molteplici conseguenze, per cui rimando agli articoli riportati in calce (che invito a leggere), ma mi attira il porre l'attenzione sulla capacità di noi singoli a riflettere e ragionare. Per alimentare le riflessioni e stimolare il ragionamento mi corre l'obbligo di tracciare alcune linee di orientamento che possano (auspico) facilitare il percorso verso una maggiore presa di coscienza.
La strada verso le scelte salutari (quelle vere) è ricca di ostacoli: l'incoscienza di medici e pazienti, il business del mercato (che coinvolge medici e pazienti, oltre che tutti noi consumatori), la convinzione che il buono (saporito, gustoso, palatabile, ....) sia uguale a salubre, le tradizioni infarcite dalle sofferenze dell'ultima guerra (siamo figli di persone che hanno vissuto quegli anni di carestia e che ci hanno dato tutto, soprattutto l'inutile superflluo), l'inseguimento di un futile "status" sociale che si esprime anche attraverso il "Mangiare" con la emme maiuscola (nel senso della quantità e dei cosiddetti cibi da ricchi tra i quali non si annoverano di certo i vegetali), l'allontanamento dai campi per dirottarsi verso i supermercati e la GDO (anche ciò rappresenta un riscatto dai sacrifici sofferti in passato), ecc. ecc.
Pertanto, dato per certo che ognuno di noi abbia tutte le capacità per pensare, resta solo da pungolare la volontà.
Immagine tratta da 123RF
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