domenica 17 febbraio 2008

Abitudini e tumori: rapporti causa/effetto


Oltre 150 ricercatori di circa cinquanta centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo hanno contribuito ad una revisione accreditata della letteratura scientifica in tema di stili di vita e tumori. Il progetto, curato dal WCRF (Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro), ha lo scopo di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione delle conoscenze sui rapporti causa/effetto. Di tutti i fattori associati ad un maggior rischio di cancro, quello più solidamente dimostrato è il sovrappeso: le persone grasse si ammalano di più di tumori della mammella, dell’utero, del rene, dell’esofago, dell’intestino, del pancreas, e della cistifellea. La vita sedentaria è una causa di cancro anche indipendentemente dall’obesità: gli studi epidemiologici hanno evidenziato che le persone sedentarie si ammalano di più di cancro dell’intestino, della mammella, dell’utero, e verosimilmente anche del pancreas e del polmone. Altre cause importanti di cancro includono: il consumo di bevande alcoliche, associato ai tumori del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’intestino, del fegato e della mammella; il consumo di carni rosse, soprattutto di carni conservate, associato soprattutto al cancro dell’intestino, ma probabilmente anche ai tumori dello stomaco, e sospettato per i tumori dell’esofago, del pancreas, del polmone e della prostata; il consumo elevato di sale e di cibi conservati sotto sale, associati al cancro dello stomaco; la contaminazione con arsenico dell’acqua da bere, responsabile di tumori del polmone e della pelle. Infine, un fattore protettivo è rappresentato dall’allattamento al seno, che riduce il rischio di cancro della mammella, e forse dell’ovaio, per la donna che allatta, e riduce il rischio di obesità in età adulta per il bambino che viene allattato.

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