I consumi sono sopra ogni controllo, sono troppo veloci
per un Pianeta in affanno. Di questo passo abbiamo bisogno di un altro Pianeta
e mezzo. Esattamente, ad oggi e con questo ritmo, ci servono 2,66 Pianeti come
questa Terra che abitiamo. Siamo incontenibili e frenetici nei consumi.
Consumiamo di tutto, escluso ciò che è necessario
e indispensabile per il
nostro benessere e per la nostra salute. Abbiamo il “prurito” del consumismo ad
ogni costo, anche in tempo di crisi. Mentre ci lamentiamo del nostro ridotto
potere di acquisto, sprechiamo inconsciamente. Abbiamo consumato risorse
pari a 1 volta e mezza la capacità di rigenerazione del Pianeta. Mediamente, s’intende.
Gli USA hanno quadruplicato e l’Europa è andata oltre le 2 volte e mezza.
Eppure nel 2011 è stato stilato un documento per un’Europa più responsabile e
meno sprecona. Qualcuno dei governanti ne ha preso visione? Non credo. Sono
tutti troppo impegnati nell’analizzare l’andamento del PIL e i livelli
quotidiani (orari, addirittura) dello SPREAD. Questi sì che sono aspetti
importanti per costruire un futuro degno di essere vissuto. Soprattutto da chi,
per la giovane età potrà arrivarci. I giovani, quando potranno decidere
del loro futuro? Non ora che sono le vecchie generazioni a governare il
futuro delle giovani generazioni. Mi chiedo:
quale futuro vede un settantenne o un ottantenne? È lo stesso futuro che sogna
un ventenne o un trentenne? I giovani, forse
potranno -solo- scegliere il tipo di guai in cui vivere.
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