mercoledì 19 maggio 2010

Pesticidi e bimbi iperattivi

Presenza di organofosfati -composti usati in erbicidi e pesticidi- nel 28% dei mirtilli congelati, nel 20% del sedano e nel 25% delle fragole. Altri composti sono stati rilevati nel 27% dei fagiolini, 17% delle pesche e l'8% dei broccoli. I bambini che mangiano alimenti avvelenati da pesticidi ed erbicidi possono avere problemi di iperattività fino a presentare i sintomi dell'ADHD (Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività). Lo afferma una ricerca dell'Università di Harvard (USA) e dell'Università di Montreal (Canada), diretta dalla ricercatrice Maryse Bouchard e pubblicata sulla rivista "Pediatrics". Gli scienziati hanno preso in esame i dati di 1.139 bambini, tra gli 8 ed i 15 anni, e hanno dimostrato come i bambini con i livelli più alti di organofosfati nell'organismo avevano il doppio di probabilità di sviluppare ADHD. Lo studio conferma studi precedenti che chiamano in causa -nella genesi dell'ADHD- anche i cibi ricchi di additivi, coloranti e conservanti. Ma attenzione a non esagerare con la diagnosi di ADHD, altrimenti si rischia di trattare con i farmaci anche i bambini naturalmente vispi e interattivi. Cioè bimbi sani.

Maryse F. Bouchard, David C. Bellinger, Robert O. Wright, and Marc G. Weisskopf, "Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder and Urinary Metabolites of Organophosphate Pesticides", Pediatrics 2010; doi:10.1542/peds.2009-3058



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