Il ridotto potere d’acquisto, in periodo di
crisi, può essere un’opportunità di salute.
Un’occasione per prevenire o
combattere le malattie di una società pingue e sedentaria
che ci porteranno a vivere gli ultimi anni della nostra vita con una
qualità mediocre, se non pessima.
Guardiamo, quindi, alla salute.
Da dove iniziare?
Per esempio
dalla spesa, in particolare dalla qualità di cibi e bevande.
Siamo "spinti"-continuamente- a comprare quantità e non qualità. Tutto va in questa direzione: la
pubblicità, le offerte, gli sconti, le “fidelity card”, il 3 per 2, il “paghi
uno e prendi due”, il prodotto della settimana, la settimana dell’alimento “Tal
dei Tali”, l’acquisto con l’assaggio.
La convenienza, in ogni angolo, ci porta
a comprare l’eccesso, involontariamente. Come mai si perde il lume della
ragione? Perché non si riesce a limitare questa “spinta” all’acquisto? Tra i
tanti stimoli, spesso subliminali, ci sono i recipienti. Quei recipienti che
riempiamo di prodotti e, nella fattispecie, di cibi e bevande. Per capire,
procediamo a ritroso: i piatti e i bicchieri, le pentole e le padelle, il frigo
e la dispensa, i sacchetti della spesa, i carrelli dei supermercati. Tutti
questi “arnesi del mestiere” sono cresciuti nel corso degli anni. E noi, continuiamo a riempirli. Prendiamo i carrelli, ad
esempio. Li riempivamo
quando erano ancora “neonati”, negli anni settanta. Continuiamo a riempirli ora
che sono cresciuti in modo spropositato. Eppure le quantità di cibi e bevande
che si acquistavano negli anni settanta e ottanta erano già bastanti per vivere. Oggi acquistiamo “di più” pur essendo “meno attivi”, più sedentari, più pigri.
Quindi, è il
momento di ragionare. Se il potere d’acquisto si riduce, cogliamone l’opportunità.
Iniziamo con lo scegliere il contenitore più idoneo per la spesa e guardiamo alla qualità.
Preferiamo il cestino al carrello. Il cestino è più “umano”, meno sprecone, più
allineato alle esigenze della fame e della sazietà, più vicino alla salute.
Provare per credere, recitava uno slogan di qualche anno fa. E se abbiamo
voglia o necessità di percorrere le corsie alla guida di un carrello,
facciamolo con consapevolezza dopo aver redatto la nostra lista della spesa.
Saremo soddisfatti e “rimborsati”... in salute.
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