lunedì 29 agosto 2011

Morire di farmaci



La denuncia è di quelle che non hanno mezzi termini: "i farmaci da prescrizione stanno uccidendo i giovani americani".

L'allarme per l'abuso di farmaci da parte degli adolescenti arriva dagli Stati Uniti. Uno studio commissionato dalla Casa Bianca conclude parlando di una “epidemia di decessi da farmaci da prescrizione”.

In un articolo pubblicato su Natural News si legge: “nessun genitore vuole perdere un bambino, ma quando uno muore a causa di qualcosa che dovrebbe essere molto prevenibile, la tragedia si aggrava. E questo, sempre più spesso, succede ai nostri giovani con certi medicinali da prescrizione”.

L'articolo fa riferimento alla storia di Sarah Shay e Kissick Savannah, di Morehead, nel Kentucky, migliori amiche fin dal liceo, entrambe vittime dei farmaci da prescrizione. Il problema, afferma NaturalNews, è l'abuso intenzionale di queste sostanze medicinali proprio come se fossero droghe da strada.

Si registra infatti un incremento dell'abuso da parte di adolescenti di farmaci come Xanax, Ossicodone, Klonopin e Hydrocodone. Secondo lo studio Adolescenti e farmaci da prescrizione, un certo numero di studi nazionali e rapporti pubblicati indica che l'abuso intenzionale di farmaci da prescrizione costituisce una preoccupazione crescente, in particolare tra gli adolescenti.


Negli Stati Uniti tra i giovani di età compresa tra i 12 e i 17 anni, i farmaci sono diventati la seconda droga più abusata, dopo la marijuana. “Ci sono segnali preoccupanti: i ragazzi guardano all’abuso di farmaci da prescrizione come a qualcosa di più sicuro rispetto a quello delle droghe illegali, e i genitori non sono a conoscenza del problema”.

Credo sia doveroso, da parte di noi genitori, acquisire maggiore consapevolezza in merito all'abuso di farmaci -che spesso releghiamo al ruolo di salvatori, a prescindere- e trasmettere le corrette informazioni ai nostri figli affinché essi stessi siano in grado di capire le insidie e i rischi di un loro uso indiscriminato.

Un invito, più accorato, ai colleghi medici affinché agiscano secondo scienza e coscienza, soprattutto quando si tratta di bambini e adolescenti.

Articolo originale:
Altre fonti: Corriere.it, InformaSalus.it


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