lunedì 6 luglio 2009
Anatomia: l'aumento delle informazioni non aumenta le conoscenze
Un'indagine compiuta su un campione di 722 persone da esperti del King's College di Londra e pubblicata sulla rivista BMC Family Practice, ha evidenziato un’ignoranza di fondo in merito all’anatomia del nostro corpo. La maggior parte degli intervistati non non sa dove sono posizionati neppure gli organi vitali come cuore e polmoni.
Lo studio ripropone un analogo sondaggio compiuto oltre 40 anni fa quando non c’era internet e i media si occupavano meno di salute e dintorni. Oggi, nell'era di Google and Company, in presenza di un quotidiano bombardamento mediatico sul tema salute/malattia e nonostante un livello di istruzione - ma non di cultura evidentemente - mediamente più elevato, l'ignoranza persiste indisturbata.
Coordinato da John Weinman, il sondaggio era basato su fotografie del corpo umano in cui venivano oscurate appositamente alcune parti e i partecipanti, cui erano date fotografie di vari organi, dovevano ‘indovinare’ in quale posizione del corpo andasse collocato ciascun organo. I soggetti coinvolti hanno saputo rispondere bene solo al 50% delle domande. Ad esempio, solo il 46,5% delle persone ha localizzato correttamente la posizione del cuore e ben il 68,6% degli intervistati ha sbagliato a posizionare i polmoni. Risultati ottimali solo per la vescica e l'intestino, per i quali l'80% del campione ha risposto esattamente.
Secondo Weinman questa ignoranza di fondo può creare problemi nella comunicazione medico-paziente, inficiando non solo il rapporto umano e professionale tra i due ma anche l'attenzione del malato nel seguire le terapie e i suggerimenti del proprio medico curante.
Come dire: dove manca la comunicazione e la relazione umana non si può pensare di stabilire un rapporto professionale vincente a vantaggio della compliance.
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