Quando mangiamo cibi grassi si attivano i centri di piacere e di ricompensa del cervello, il che spiegherebbe come mai è difficile fare a meno di certi alimenti. Il cervello si crea un'immagine di quello che abbiamo in bocca basandosi sia sul gusto che sulla consistenza.
I cibi a maggior contenuto di grasso, inoltre, attivano quell'area di cervello che è sensibile anche ad altre esperienze piacevoli come una carezza, l'odore di un profumo o la vincita di denaro.
Tutto ciò è stato evidenziato da ricercatori dell'Università di Oxford sottoponendo 12 volontari alla risonanza magnetica funzionale e osservandone le reazioni mentre consumavano cibi di varia origine [E. de Araujo, E. T. Rolls, Journal of Neuroscience, 24, 3086 - 3093, (2004)].
A dimostrazione dell'opera di fidelizzazione dei consumatori attraverso l'uso sapiente dei grassi aggiunti agli alimenti, come già accennato nel post di ieri.
E il sale?
Vedremo prossimamente che fa il suo mestiere molto egregiamente, soprattutto quando si tratta di bambini.
lunedì 14 gennaio 2008
I cibi grassi ci danno piacere
1 commento:
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Riporto un commento, a questo post, ricevuto su Facebook: "Basta demonizzare i grassi! I grassi buoni, come quelli dell'olio extravergine, della frutta a guscio, dei semi o del pesce azzurro sono indispensabili per la nostra salute. E il nostro cervello lo sa!!"
RispondiEliminaRispondo: Certamente, sono d'accordo al 100%. Infatti, sarebbe opportuno che si desse maggiore spazio a questi grassi nell'alimentazione di ognuno. Cosa che non succede nella quotidianità dove siamo assaliti da grassi di dubbia qualità mescolati a zuccheri e sale, sapientemente mescolati, per creare cibi iper-appetibili e iper-calorici che fanno impazzire le papille e stimolano il cervello, procurandoci piacere infinito. Ciò è alla base del consumo esasperato di cibi confortevoli e mediocri, tra i quali non trovano posto quelli di cui fa menzione: olio extravergine, frutta a guscio, semi, pesce azzurro. La consapevolezza può essere di grande aiuto.