giovedì 3 gennaio 2013

Pensare per scoprire


Possiamo rompere l'incantesimo? 
Sì, puntando sulle scelte consapevoli.
Il primo passo è abbandonare la pigrizia fisica e la sedentarietà mentale, utili solo al mercato ciarliero e ciarlatanesco. 
Il secondo passo è rimettere in moto i cento e più miliardi
di neuroni e riaccendere i milioni di miliardi di sinapsi indispensabili a collegare le cellule nervose. A farle interagire, insomma. 
Potremo, così:
-pungolare il "pensare", 
-stimolare il "ragionare", 
-risvegliare il "decidere", 
-incentivare lo "scegliere" in modo attivo,
-promuovere l'"acquistare" responsabilmente,
-stuzzicare il "gustare" con tutti i sensi a nostra disposizione. 

Potremo, in definitiva, scoprire o ri-scoprire ...

Potremo scoprire che i sapori non sono quelli ai quali ci abitua, coattamente, il mercato globale.
Potremo scoprire che i non-cibi e le non-bevande servono solo a titillare le nostre papille ma non procurano felicità, diversamente dalle promesse della pubblicità.
Potremo scoprire l'incongruenza più evidente nel riflettere che raffiniamo i cibi integrali per mangiare non-cibi e poi re-integriamo i non-cibi con ciò di cui li abbiano impoveriti all'origine con la raffinazione. 
Potremo scoprire che tutto questo serve solo ad alimentare il mercato, quello più lontano dalla tutela della nostra salute.
Potremo scoprire che le scelte responsabili ci portano anche un po' di felicità.

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