venerdì 28 dicembre 2012

Colorare e aromatizzare per sedurre

La monotonia è egemonizzata da:
-cibi processati, 
-a lunga scadenza,
-veloci da consumare,
-sempre "a portata di mano",
-a basso costo,
-ben impacchettati,
-aromatizzati con competenza certosina,
-opportunamente colorati. 

Il colore è fondamentale per stuzzicare la curiosità. Attrarre, affascinare, allettare, sedurre, stregare.
La qualità cromatica è studiata in ogni sfumatura per colpire l'occhio del consumatore frettoloso, poco attento, irresponsabile della propria salute. 


Neppure la confezione viene lasciata al caso.
La foggia della confezione non è per nulla secondaria: è il vestito del prodotto. 
In molti casi, anzi, è "il vero prodotto" da acquistare.

Finalmente, il contenuto. 
Ciò che risulta "commestibile". 
Qui l'impegno è massimo perché, quando il contenuto arriva a contatto del palato e delle papille, il gusto non può essere deluso. 

Entrano in gioco gli aromi. 
Il loro ruolo è imprescindibile. 
Il consumatore distratto, inconsapevole, incosciente esclamerà: è buono! Anzi, buonissimo! 
E continuerà a comprarne e mangiarne senza sosta. Il classico "uno tira l'altro".

Il marketing, che studia attentamente anche questi aspetti, sa che un prodotto alimentare diventerà un "blockbuster" solo se il consumatore di turno ne mangerà abbastanza senza esserne assuefatto. 
Solo se "l'ottavo boccone" saprà dare lo stesso brivido del primo si potrà parlare di eccellenza. 

Ma si tratta di bocconi amari sapientemente addolciti. 
Bocconi che ci accompagnano "dolcemente" sulla strada della malattia. Oserei dire: piacevolmente verso la malattia e le terapie croniche totum vitae cursum.

Continua...

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