Il salto che nuoce alla salute

Una risorsa sempre più rara e preziosa, in una società che va sempre più di fretta? Il tempo! La mancanza di tempo può condizionare le nostre scelte alimentari? Sì! La mancanza di tempo può condurre a comportamenti scorretti? Sì. Ecco alcuni esempi.

Il salto del pranzo, molto in voga tra i manager super-impegnati, è spesso preceduto dal salto della colazione. “Non ho tempo per fare colazione, se mi riesce prendo un caffè di corsa al bar sotto casa o prima di entrare in ufficio”. Spesso, il bar è sostituito dai distributori automatici che sono più facilmente raggiungibili nei corridoi, tra gli uffici o nello stesso ufficio. Impossibile non imbattersi in una macchina dispensatrice: in Italia c'è un distributore automatico ogni 35 abitanti. È necessario ricordare che è meglio far colazione a casa, appena alzati, perché il nostro corpo, la nostra macchina, è a corto di carburante. Prima di partire, è necessario far rifornimento, controllando che il combustibile sia di buona qualità, che non faccia solo muovere il motore ma che preservi la salute dell’intero organismo. Non servono solo le calorie (l’energia) ma sono necessari anche i nutrienti (gli elementi indispensabili per la vita e la salute di tutte le cellule e gli organi di cui siamo costituiti). Qualche virtuoso del senso del dovere, o che si percepisce tale, potrebbe mangiare senza smettere di lavorare. Senza staccarsi dalla scrivania, addirittura. I manager coi fiocchi lo fanno costantemente. Lo chiamano “desk eating”. L’inglese aiuta a rendere più professionale una scelta scellerata. Anche in questo caso si fanno almeno due errori. Primo: si mangia male e in fretta. Secondo: si evita di alzarsi a fare una passeggiata aumentando il peso della sedentarietà. C’è un rapporto che va sempre rispettato ed è questo: mangiare poco e muoversi tanto. Oggi il rapporto più spesso diventa: mangiare tanto e muoversi poco.

Il tempo, dunque, è molto spesso il decisore delle nostre scelte e influenza fortemente i nostri comportamenti. Diamoci tempo per investire in salute.

Immagine: "Corsa ad ostacoli" di Luigi Barbieri