Una riduzione della pressione arteriosa sistolica (massima) di 3 mm Hg sarebbe in grado di ridurre la mortalità per ictus dell'8% e la mortalità per malattie cardiache del 5%. Questa riduzione potrebbe essere agevolata da un ridotto consumo di bevande zuccherate. Sì proprio così. Le bevande zuccherate, tra le altre conseguenze, comportano un aumento della pressione arteriosa. Una ricerca USA - che ha coinvolto una popolazione di 810 adulti - ha documentato che un ridotto consumo di bevande zuccherate determina una riduzione della pressione sistolica (massima) e diastolica (minima). Sono definite "bevande zuccherate" tutte quelle che annoverano tra gli ingredienti almeno uno dei seguenti: saccarosio, sciroppo di mais, sciroppo di glucosio, fruttosio, destrosio; incluse le bevande analcoliche e le bevande di frutta. Quindi un primo invito a prestare massima attenzione alle etichette. Un secondo invito a dare maggiore preferenza alle bevande senza aggiunta di zuccheri (e sale). L'acqua ad esempio. I frullati e le spremute fatti all'istante. La frutta e le verdure di stagione che sono veri serbatoi di acqua, oltre che di sali minerali e vitamine.
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