Secondo l'American Heart Association i ragazzi che soffrono della cosiddetta Sindrome metabolica sono quelli più a rischio.
Per sindrome metabolica s’intende un insieme di tre o più fattori di rischio che possono comprendere elevati livelli di zuccheri nel sangue, pressione sanguigna alta, alti livelli di grassi o colesterolo nel sangue e obesità. Una situazione che coinvolge sempre più bambini e ragazzi.
Gli scienziati fanno notare che in genere si tende ad associare le malattie cardiocircolatorie solo agli adulti dimenticando che, invece, sono molti i bambini a rischio; si pensi che un recente studio ha scoperto che già bambini di 7-8 anni presentavano elevati livelli di colesterolo nel sangue.
Il problema principale, sostengono i ricercatori, è il sovrappeso e l’obesità sempre più diffusi. Fanno la loro parte la sedentarietà, le troppe ore passate davanti alla TV o al computer e l’assunzione di cibi spazzatura.
Ed è qui che entra in gioco il ruolo del genitore.
Per prevenire possibili gravi conseguenze all’apparato cardiocircolatorio, i genitori possono adottare e far adottare uno stile di vita più sano ai propri figli.
Tra le varie possibilità c’è quella di promuovere una dieta equilibrata, del sano movimento e scoraggiare l’uso di sigarette e alcolici.
In questo, suggeriscono gli esperti dell’American Heart Association, i genitori devono dare l'esempio dato che per i bambini è molto più semplice seguire uno stile di vita ben definito se già lo fanno mamma e papà.
Tra i vari consigli, c’è quello di far mangiare più frutta e verdura. Ma anche legumi, cereali integrali, in modo da equilibrare i livelli di colesterolo. E poi ancora assumere cibi ricchi di acidi grassi omega-3 come il pesce azzurro o il salmone, olio di lino, noci e altri.
E, naturalmente, ridurre o eliminare i cibi raffinati, gli zuccheri, i grassi saturi o trans.
In contemporanea sarebbe utile far dedicare meno tempo a TV e Videogiochi e promuovere sane passeggiate a piedi o in bicicletta. Ma vanno anche bene gli sport, purché non troppo pesanti.
Insomma, concludono gli scienziati, l’importante è prima di tutto dare il buon esempio oggi, per donare ai propri figli una salute migliore domani.
Fonte La Stampa 17 febbraio 2010
Per sindrome metabolica s’intende un insieme di tre o più fattori di rischio che possono comprendere elevati livelli di zuccheri nel sangue, pressione sanguigna alta, alti livelli di grassi o colesterolo nel sangue e obesità. Una situazione che coinvolge sempre più bambini e ragazzi.
Gli scienziati fanno notare che in genere si tende ad associare le malattie cardiocircolatorie solo agli adulti dimenticando che, invece, sono molti i bambini a rischio; si pensi che un recente studio ha scoperto che già bambini di 7-8 anni presentavano elevati livelli di colesterolo nel sangue.
Il problema principale, sostengono i ricercatori, è il sovrappeso e l’obesità sempre più diffusi. Fanno la loro parte la sedentarietà, le troppe ore passate davanti alla TV o al computer e l’assunzione di cibi spazzatura.
Ed è qui che entra in gioco il ruolo del genitore.
Per prevenire possibili gravi conseguenze all’apparato cardiocircolatorio, i genitori possono adottare e far adottare uno stile di vita più sano ai propri figli.
Tra le varie possibilità c’è quella di promuovere una dieta equilibrata, del sano movimento e scoraggiare l’uso di sigarette e alcolici.
In questo, suggeriscono gli esperti dell’American Heart Association, i genitori devono dare l'esempio dato che per i bambini è molto più semplice seguire uno stile di vita ben definito se già lo fanno mamma e papà.
Tra i vari consigli, c’è quello di far mangiare più frutta e verdura. Ma anche legumi, cereali integrali, in modo da equilibrare i livelli di colesterolo. E poi ancora assumere cibi ricchi di acidi grassi omega-3 come il pesce azzurro o il salmone, olio di lino, noci e altri.
E, naturalmente, ridurre o eliminare i cibi raffinati, gli zuccheri, i grassi saturi o trans.
In contemporanea sarebbe utile far dedicare meno tempo a TV e Videogiochi e promuovere sane passeggiate a piedi o in bicicletta. Ma vanno anche bene gli sport, purché non troppo pesanti.
Insomma, concludono gli scienziati, l’importante è prima di tutto dare il buon esempio oggi, per donare ai propri figli una salute migliore domani.
Fonte La Stampa 17 febbraio 2010
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