La campagna mediatica costruita ad hoc per allarmare le genti e creare confusione nelle menti più inesperte, sta producendo i suoi frutti. Da una parte la crescita dei fatturati delle aziende che producono e vendono farmaci vaccini - sostenuta da contratti capestro - e dall'altra il lento procedere dei danni procurati dall'influenza stessa tra cui pochi morti - e tutti affetti da patologie gravi o molto gravi - ma contati uno ad uno e comunicati giorno dopo giorno dai media consenzienti. Una sorta di bollettino di guerra, di una guerra virtuale in cui, per forza, deve scapparci il morto. E se non ci scappa lo si ricerca col lanternino. Dimenticandosi delle migliaia di morti che procura ogni anno l'influenza stagionale. Di ciò nessuno parla e nessuno ne ha mai parlato negli anni scorsi. Non si è fatto mai, come ora, un rumore così assordante, Perché? Ciò detto, siamo sempre meno lucidi, meno pensanti, meno autonomi nelle nostre scelte. Abbiamo sempre più bisogno di qualcuno che ci imbocchi. Che ci consigli. Che ci scodelli un piatto pronto da scaldare e mangiare. Senza neppure preoccuparci di leggere l'etichetta degli ingredienti. Senza preoccuparci di dare un'occhiata alle modalità d'uso. Siamo troppo impegnati col nostro nulla. Sì, il nulla. Il nulla rappresentato dalla nostra convinzione di non avere tempo. Sempre meno tempo per fare qualcosa. Ma sempre più tempo per non fare! Facciamo fare agli altri. Decidano gli altri per noi super-occupati nel perdere tempo e preoccupati - nel contempo - della nostra mancanza di tempo. Che ossimoro! Alla faccia della lucidità mentale e dell'etica comportamentale. E allora invito tutti a prendere esempio da chi ancora si sforza di pensare per rimanere fuori dal gregge. Chi, come Polonia e Finlandia, ha imposto il buon senso e la lucidità di pensiero contro il costrutto mediatico di un allarme senza rischio, non così elevato come si vuole far credere. Se tutti cominciassimo a farci delle domande, credo che le sirene urlanti abbasserebbero i toni e il rumore frastornante sparirebbe. E, verosimilmente, alcuni ricomincerebbero a pensare.
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