domenica 1 novembre 2009

BIL guarda al futuro

Vogliamo salute e benessere o ricchezza e malattie? Siamo attratti dalla qualità della vita o dallo sviluppo economico? Perché pongo queste alternative? Presto detto! Fino ad oggi, e forse ancora per i prossimi anni - ahimé -, ci siamo fatti prendere dall'ansia del PIL che non cresce. Il PIL, Prodotto Interno Lordo, è stato ed ancora è il termine di paragone per misurare la ricchezza di un Paese. La ricchezza, non il benessere! Certo, il benessere è un'altra cosa. Il benessere non è ricchezza, prioritariamente, bensì qualità della vita, salute, attesa di vita. Da qui l'esigenza di rivedere le prospettive e i parametri di riferimento. Nasce così il BIL, Benessere Interno Lordo, che misura la qualità di vita. Una nuova formula della felicità frutto del mix di otto elementi: le condizioni di vita materiali, la salute, l'istruzione, le attività personali, la partecipazione alla vita politica, i rapporti sociali, l'ambiente, l'insicurezza economica e fisica. Dalla ricchezza del Paese il focus si sposta verso l'individuo e la famiglia, con un occhio di riguardo all'ambiente e alla sostenibilità. Secondo rilevazioni basate solo sul PIL pro capite, l'Italia nel 2004 si attestava al diciottesimo posto, mentre prendendo in considerazione altri elementi legati alla qualità della vita, al welfare e al lavoro domestico, sale all'undicesimo posto. Guardando al 2009 la bussola del BIL è puntata verso il triangolo Romagna-Marche-Toscana. Se si guarda alle province, invece, Milano è al primo posto nella graduatoria del PIL ma è al 37° posto in quella del BIL; mentre il primato del benessere, misurato col BIL, spetta a Forlì-Cesena. La vittoria di Forlì-Cesena si riassume nel punteggio magico di 170,4: ben settanta punti in più rispetto alla media delle 103 province considerate e 21 posizioni guadagnate rispetto alla rigorosa classifica del PIL. Agli ultimi posti figurano Napoli, Caltanissetta, Agrigento e Siracusa. Agrigento, maglia nera del PIL, passa il testimone di ultima classificata a Siracusa che ha collezionato solo 44 punti su cento, zavorrata dal peso dell'inquinamento ambientale e dalle discariche abusive che occupano una superficie di ben 25mila metri quadrati.

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