giovedì 23 luglio 2009

Pressione arteriosa: non esagerare con i trattamenti


La regola secondo cui "più si abbassa la pressione meglio è" ha ispirato per anni le scelte dei camici bianchi sulle terapie per i pazienti ipertesi. Ma oggi si cambia: la legge del 'low is better' non è più così universale. Esiste un limite oltre il quale i pazienti a rischio non possono scendere. Sotto 125 mmHg per la massima e 75 per la minima gli eventi cardiovascolari tornano ad aumentare. A dimostrarlo sono tre studi: Invest, Value e Ontarget che hanno coinvolto 30mila pazienti con un largo contributo scientifico italiano. "L'ideale è la via di mezzo", spiega Giuseppe Mancia, direttore della Clinica medica e dipartimento di medicina clinica all'università Milano Bicocca-ospedale San Gerardo di Monza. "Mantenersi, cioè, sempre sotto una soglia massima che per una persona sana (senza fattori di rischio, non fumatrice e non in sovrappeso) può salire anche a 140 mmHg di massima 90 mmHg di minima, per i soggetti a rischio è fissata a 130/85 mmHg. Ma senza scendere troppo in basso". La 'zona franca' ha un confine, suggeriscono le ultime ricerche e il dibattito fra gli esperti, oltre il quale infarto, problemi renali e vascolari tornano all'attacco.

da Adnkronos

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