domenica 12 ottobre 2008

Il bugiardino è superato


Già il nome di BUGIARDINO la dice lunga sulla credibilità del documento che accompagna le confezioni dei farmaci. Si tratta del foglietto illustrativo o, nel gergo degli addetti ai lavori, del RCP (Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto). Ad ogni modo è da tempo immemore che si parla di adeguarlo ai tempi. Oggi la gente è più informata anche rispetto al recente passato. Il web è una fonte inesauribile di notizie sulla salute, sul benessere, sulle malattie e sulle terapie più innovative. La sete di notizie porta i media a "notiziare" tutto in modo clamoroso e i non addetti ai lavori si trovano a fare i conti con le decisioni in merito alle loro scelte di salute. Il medico spesso si trova spiazzato e non sà che cosa suggerire. Il momento è opportuno per iniziare a fare chiarezza a partire dal foglietto illustrativo. Un documento che dovrà essere di facile consultazione e credibile nei contenuti. Quindi, per piacere, non più BUGIARDINO!

A questo riguardo, riporto di seguito il comunicato della FIMMG, in occasione del 63° congresso della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale.

Quasi otto italiani su 10 leggono il foglietto illustrativo prima di assumere un farmaco ma lo strumento non piace più. Dal 63° congresso nazionale dei medici della Fimmg arriva il quadro delle abitudini e dei bisogni degli italiani di fronte ai farmaci. Il 41% si informa regolarmente sui temi della salute. L'informazione preferita è quella istituzionale e 7 su 10 si dicono pronti a leggere un libro o un sito del ministero della Salute o altro organismo pubblico. "I medici di famiglia negli ultimi anni hanno sperimentato una crescente domanda d'informazione dei pazienti -ha detto Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg- e noi sosteniamo l'importanza di trovare una soluzione efficace al problema dell'autorevolezza e della qualita delle fonti di informazione attraverso un meccanismo di selezione e controllo pubblico". Anche le aziende farmaceutiche ritengono superato il foglietto illustrativo nelle confezioni dei farmaci. Troppo lungo, scritto in modo troppo piccolo, resiste alle continue proposte di cambiamento. Colpa della rigidita' delle norme, spiega il presidente di Farmindustria, Sergio Dompè, che condivide la richiesta di una comunicazione istituzionale ai cittadini: "Siamo noi i primi a chiederla, il foglietto non risponde alle reali esigenze segnalate dai pazienti". (ANSA).

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