Pomodori viola che combattono il cancro e allungano la vita? La notizia è stata data con evidenza dal Corriere della Sera che ha ripreso e ampliato i risultati di uno studio europeo (il progetto Flora) coordinato da Cathie Martin e condotto da Eugenio Butelli che oggi lavora presso lo stesso istituto, insieme a ricercatori dell’Universita’ Cattolica di Campobasso e dell’Istituto Europeo Oncologico (IEO) di Milano.
I pomodori "viola" contengono i geni di un fiore, il "bocca di leone", che producono una quantità importante di antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, di cui i pomodori normali sono privi.
Ma i nostri "normali pomodori" sono molto ricchi di Licopene (anticancro anch'esso) soprattutto ricchissimo ne è il concentrato il pomodoro (già, perché la cottura aumenta la concentrazione di questo potente antiossidante).
La notizia rappresenta veramente un passo avanti nella prevenzione dei tumori?
E lo stile di vita quanto è importante?
Moltissimo, troppo per poter lasciare il posto a tali notizie da prima pagina. Notiziabili, per l'appunto!
Come dire che l'ambiente inquinato, i cibi impestati di sostanze tossiche, le nostre abitudini alimentari scorrette, la sedentarietà che ci attanaglia in ogni situazione, il sovrappeso e l'obesità, il fumo di sigaretta, l'alcol, l'inconsapevolezza del nostro status non abbiano nessun impatto sulla salute.
E allora sforziamoci di pensare ogni tanto.
La consapevolezza, virtù sempre più rara oggi, è figlia del buon senso che consegue ad una visione semplificata, ma non certo banale, delle cose.
Domandiamoci, quindi, a chi serve un pomodoro viola?
Sicuramente a chi ne deterrà il brevetto! A prescindere dagli strombazzati effetti sulla salute. La divulgazione della notizia rappresenta solo pubblicità mediatica sopraffina per creare il mercato futuro.
Ma facciamo tesoro della notizia e giriamo a nostro favore i risultati!
Aumentiamo il consumo di flavonoidi (ancora troppo scarso in Occidente, secondo i ricercatori) attraverso l'uso di alimenti vegetali (già esistenti in natura).
Evitiamo il consumo di prodotti contenenti sostanze chimiche tossiche (pesticidi e compagni) tipiche dell'agricoltura industriale.
Armiamoci di buon senso: ascoltiamo, leggiamo, chiediamo ... pensiamo!
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