sabato 27 settembre 2008

Investire in salute con i Cibi Biologici

Innanzitutto vorrei esprimere il mio parere in merito a “cosa significa investire in salute”. Può apparire fuori luogo, ma noi medici siamo ben preparati a curare la malattia e meno a preservare lo stato di salute. Investire in salute è molto di più che curare le malattie e va oltre la prevenzione delle stesse. La prevenzione, spesso, inizia in età adulta: dopo i 50 anni. È già tardi! Quindi uno sforzo maggiore va fatto per preservare lo stato di salute, quando la salute c’è, piuttosto che puntare massicciamente su nuove terapie nell’attesa di curare le malattie. Per far ciò, si capisce, sono necessarie scelte responsabili sin dai primi anni di vita, ancora meglio se si inizia prima della nascita quando il bambino è ancora nella pancia della mamma. Occorre, quindi, prendere consapevolezza di tutti quei fattori che concorrono alla buona qualità della vita: rispetto dell’ambiente, attività fisica, alimentazione sana e sostenibile. Solo così possiamo guardare al futuro con ottimismo e investire in salute concretamente per i nostri figli e per le generazioni che verranno. Certamente la sana alimentazione è uno dei pilastri su cui costruire la qualità della vita. È un fattore trasversale che garantisce il corretto sviluppo fetale, l’accrescimento armonico durante l’infanzia e l’adolescenza, il benessere psico-fisico, la prevenzione delle malattie croniche tipiche della terza e quarta età. Ma cos’è una sana alimentazione? Una sana alimentazione è semplicemente: qualità nutrizionale, assenza di sostanze nocive e sostenibilità nel tempo. E l’alimentazione biologica offre tutte queste opportunità! Una dieta a base di prodotti biologici, apporta una maggiore quantità di principi antiossidanti, rispetto a prodotti convenzionali. L’aumento della capacità antiossidante, riscontrata nel sangue di chi consuma cibi biologici, riduce il rischio di malattie cardiovascolari, croniche e degenerative(1). L’alimentazione biologica rispetta l’ambiente in cui viviamo e garantisce la sostenibilità delle scelte. Il consumo di prodotti biologici costituisce un mezzo semplice a disposizione dei genitori per ridurre l’esposizione dei loro bambini ai pesticidi(2-3). Nel 2005 sono stati resi noti i risultati emersi dall’analisi dei dati raccolti in 22 anni dai ricercatori della Cornell University. I ricercatori hanno asserito che, oltre a non utilizzare pesticidi, la produzione biologica consuma meno acqua e meno energia fossile, comporta meno erosione e preserva la qualità del suolo. La scelta di alimenti biologici, in conclusione, coglie appieno tutti gli aspetti di una sana alimentazione:
  • Qualità nutrizionale
  • Assenza di prodotti chimici e di sintesi
  • Assenza di conservanti e coloranti
  • Assenza di nitrati
  • Rispetto del benessere animale
  • Rispetto della stagionalità
  • Rispetto della biodiversità
  • Controlli certificati
  • Sostenibilità
Si tratta di una scelta etica che preserva le tradizioni, gli usi e i costumi dei popoli di qualsiasi origine. È ricca di nutrienti, nel rispetto della densità nutrizionale, e priva di sostanze nocive. È sostenibile nel rispetto dell’ambiente, del suolo, degli animali, degli operatori del settore e delle generazioni future.

1.L. Di Renzo et al. Is antioxidant plasma status in humans a consequence of the antioxidant food content influence? Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2007 May-Jun;11(3):185-92I.
2.Cynthia L Curl et al. Organophosphorus pesticide exposure of urban and suburban preschool children with organic and conventional diets. Environ Health Perspect. 2003 March; 111(3): 377–382.
3.Chensheng Lu et al. Organic Diets Significantly Lower Children’s Dietary Exposure to Organophosphorus Pesticides. Environ Health Perspect. 2006 February; 114(2): 260–263.

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