giovedì 21 febbraio 2008

Troppo sale = ipertensione e obesità


La quantità di sale che assumiamo ogni giorno con gli alimenti e le bevande è esageratamente elevata in confronto ai nostri fabbisogni: si possono raggiungere livelli che oltrepassano il 400% del fabbisogno giornaliero [vedi anche "Livelli scioccanti di sale in alimenti fast food per bambini" (pubblicato in questo blog il 15 gennaio 2008)]. Ma il gusto ne va pazzo! E per sedare la sete? Aumentiamo l'introito di liquidi, spesso con bibite dolci e gassate.
La correlazione tra sale e bibite dolci è stata messa a fuoco nell’ambito di uno studio realizzato dai ricercatori della St. George’s University di Londra.
Essi concludono affermando che: “Se la popolazione di età compresa tra 4 i 18 anni diminuisse della metà il consumo di sale, pari a una riduzione di circa 3 grammi al giorno, potremmo assistere a un decremento di circa due bibite alla settimana, corrispondenti a circa 250 chilocalorie in meno alla settimana. Non solo si avrebbe una riduzione del rischio di ipertensione dovuto proprio al minore introito di sale, ma anche una riduzione dell’obesità derivante dal minor consumo di bevande zuccherate.”

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