sabato 20 aprile 2013

Antibiotici, perché?



Tre classi di antibiotici  - cefalosporine, fluorochinoloni e macrolidi -  sono classificati come "di fondamentale importanza per la medicina umana" da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. 
Ebbene, l'impiego di tali antibiotici, è aumentato di otto volte negli ultimi dieci anni. 
Ben 8 volte!!

Quindi, ci chiediamo: sono aumentate in modo altrettanto esponenziale le patologie da curare? Siamo invasi da malattie batteriche che richiedono improrogabili e massicci trattamenti con antibiotici così specifici?


Dai dati ufficiali degli ultimi anni -decenni- sappiamo con certezza che c'è una diminuzione delle malattie infettive mentre aumentano "costantemente" le malattie cronico-degenerative.
In altre parole, l'emergenza della nostra società è rappresentata dalle malattie cardiovascolari, dai tumori, dalle malattie del metabolismo -il diabete in testa-, dalle demenze senili, dalle malattie dello spreco (obesità su tutte), ecc.
E allora, dove vengono impiegati tutti questi antibiotici?

Potrebbe apparire strano, ma è la verità.
Il 76% della produzione antibiotica mondiale viene utilizzato per uso animale, non solo come prevenzione e terapia delle malattie ma anche come induttore di crescita.
Sì, perchè l'uso massiccio di antibiotici stimola la crescita e quindi possiamo "accedere" a un maggior quantitativo di carni da mangiare -ogni giorno, più volte al giorno, a basso costo- in tempi più brevi rispetto ai cicli di crescita fisiologici (o naturali).
Se un pollo ha bisogno di 6 mesi per raggiungere -fisiologicamente- il peso di circa 2 kg, un pollo "aiutato" dagli antibiotici raggiunge lo stesso peso in poco più di un mese!
In verità, dunque, non si tratta di un pollo ma di un pulcino "travestito" da pollo.

Una riflessione è doverosa, quindi, prima di accedere alle carni facili e a buon mercato.
Per la nostra salute.

Vedi anche:




Foto tratta da "The Cassandra Files"

1 commento:

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