giovedì 13 settembre 2012

Monotonia fa rima con malattia

La società attuale, quella del "tutto e subito", ci fa credere che l'eccesso di peso è un disturbo che si può curare "quando vogliamo".
Un problema che possiamo risolvere con uno schiocco di dita.

Addirittura, alcuni pensano che si tratti solo di un problema estetico a cui prestare attenzione solo in occasioni particolari e di convenienza.
In prossimità della stagione estiva, per esempio. Quando è imminente la prova costume.
La prova costume e altre "becere" similitudini diventano, improvvisamente, il "Must".

Assurgono al grado di "preoccupazione" a cui non possiamo sottrarci.
A cui la società, irragionevole, dirotta il nostro pensiero fisso.

E allora abbiamo la necessità di trovare la soluzione ad ogni costo, sottoponendoci a qualsiasi sacrificio. Per un tempo limitato, s'intende.

Ecco, quindi, che  il mercato risponde puntuale al bisogno creato opportunamente.
Le offerte sono tante, troppe, spesso astruse.
Solo proteine, solo frutta, solo tisane, solo...

Ma le nostre cellule per vivere bene e a lungo non richiedono il "solo", hanno bisogno del "tutto".
Non vogliono la monotonia, pretendono la varietà alimentare.
Perché monotonia fa rima con malattia e varietà fa rima con vitalità.

Ragioniamo, dunque, non facciamoci sedurre dai pifferai di turno.
L'eccesso di peso non è un problema estetico, né un disturbo passeggero da prendere in considerazione solo quando ci conviene.
L'eccesso di peso può rappresentare l'anticamera di malattie croniche e invalidanti, che riducono la qualità e la durata della nostra vita.

Che sia chiaro. Una volta per tutte!

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