sabato 22 agosto 2009

Gusto in fumo

Che gusto c'è a fumare? Poco o niente, si direbbe. Nel senso che il fumo riduce il gusto. Si, i fumatori percepiscono meno i sapori dei cibi. Ciò è dovuto non solo al sapore del tabacco che "impasta" la lingua e il palato. Così direbbero i meno esperti. Ma, più precisamente, si tratta di un disturbo che colpisce il pavimento della lingua. Le papille gustative, infatti, risultano più piatte e meno numerose sulla lingua di chi fuma rispetto a quanto si rileva analizzando la superficie linguale dei non fumatori. Ciò è quanto è stato dimostrato da alcuni ricercatori greci dell'Università Aristotele di Thessaloniki che hanno pubblicato i risultati sulla rivista BioMed Central. Con degli elettrodi, collegati alle papille gustative della lingua, essi hanno misurato la soglia di sensibilità ai sapori. Hanno analizzato due gruppi di soggetti: 28 fumatori e 34 non fumatori, scelti tra i militari dell'esercito greco. L'analisi dei dati ha evidenziato che i fumatori hanno una minore sensibilità ai sapori. Inoltre, i ricercatori hanno documentato che le papille gustative dei fumatori sono più piatte (normalmente presentano una superficie fungiforme) e meno numerose. Quindi la lingua dei fumatori ha meno strumenti per gustare i cibi e quelli che ha ... sono "spuntati".

Fonte
Pavlidis Pavlosa et al. Evaluation of Young Smokers and Non-smokers with Electrogustometry and Contact Endoscopy. BioMed Central, Aug 2009.

1 commento:

  1. Non sapevo che il fumo influenzasse negativamente la capacità di assaporare i cibi. Si tratta di un vizio dannoso sotto molti fronti, che deve essere contrastato con ogni mezzo, al fine di tutelare la salute pubblica. Cosa ne pensate?

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