giovedì 8 gennaio 2009

Anche i pesticidi nelle bevande a base di frutta


Si allunga la lista delle negatività riguardo ai componenti dei soft drink che i nostri bambini bevono quotidianamente con il benestare degli adulti: troppi zuccheri, sale, caffeina, coloranti, conservanti, additivi … e pesticidi.
Le concentrazioni di pesticidi e sostanze chimiche presenti nelle bevande a base di frutta sono molto più elevate (circa 300 volte di più) di quelle ammesse per altre bevande, come l'acqua in bottiglia. Questo è, in sintesi, il risultato di una ricerca pubblicata nel mese di novembre 2008 da un gruppo di ricercatori dell'Università di Jaén (Spagna).
Lo studio è stato progettato con l’obiettivo di determinare la presenza di pesticidi in bevande analcoliche a base di frutta. Ciò perché, a differenza di quanto accade per frutta e verdura fresche o per altre bevande (come l'acqua imbottigliata), nel caso dei cosiddetti “Fruit-Based Soft Drinks” non esiste una chiara regolamentazione in materia di residui di pesticidi, malgrado i succhi di frutta possano trovare maggiore diffusione presso i bambini, un target particolarmente vulnerabile.
Durante lo studio, i ricercatori hanno analizzato cento campioni di bevande, acquistati in 15 diversi paesi e distribuiti con marchi di elevata notorietà internazionale. I risultati hanno evidenziato la presenza di residui di pesticidi nella maggior parte dei campioni analizzati.
Le sostanze rilevate sono riconducibili, in maniera prevalente, ai trattamenti chimici che vengono effettuati nelle fasi finali della produzione, cioè i cosiddetti trattamenti post-harvest (post-raccolta).

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